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E proseguo con … -2


6 Ott , 2020|
| Sport

Chi dei nostri attentissimi lettori non avrebbe puntato un euro su una campionato pieno di incognite… contagiati, positivi, asterischi sulle classifiche, partite rimandate, errori di compilazione di liste ed ora… l’ASL campana blocca la partenza del Napoli per i positivi degli ultimi giorni, mentre la Juventus si presenta serenamente al campo appellandosi al protocollo che la Lega (Serie A, beninteso) ha firmato con il Ministero della Salute. Genoa – Torino è stata rimandata giorni fa per il focolaio di positivi nello staff e nel gruppo del grifone. Al netto di chi ha ragione (chi pesa di più? Ministero? Regioni che hanno la gestione politica della sanità?), ormai la domanda è veramente inerente su cosa possiamo aspettarci da un campionato che sarà, inevitabilmente, tutto così. Pieno di gente che ha ragione e pieno di partite rimandate, o vinte a tavolino come sarà quella della Juve, perché così il regolamento dice.

Otto le partite giocate, con alcune conferme, ulteriori dubbi ed alcuni dati di mercato che, mentre scriviamo, diventano oggetto degli scambi finali (Chiesa appena passato alla Juve, telenovela Smalling infinita) che metteranno le rose delle squadre dentro gli almanacchi e ci porteranno a comprare l’album Panini con le facce dei protagonisti da incollare.

9 punti per Milan e Atalanta, la lombardia si prende la scena di questo inizio campionato, in maniera profondamente diversa ma con una costanza importante. 3 cleansheet per Donnarumma su 3 partite, 13 gol fatti in 3 partite dalla macchina da gol chiamata Atalanta Bergamasca Calcio.

Due modi differenti di stare in testa; una gloriosa società che sembra essere tornata ad essere “temuta” nel nostro campionato, ed una provinciale che oggi, onestamente, sembra poter fare 5 gol a chiunque. Il 3 a 0 del Milan sullo Spezia con una buona rotazione degli interpreti da parte di Pioli è l’ennesima partita che parla di un Milan capace di giocare con la mentalità di un allenatore intelligente, non geniale ma che ha costruito un gruppo che sa soffrire, ma portarla a casa. Una grande con un cuore da provinciale è un bell’affare per una società che non vince da troppo. Doppietta di un buon Leao per far capire che anche le seconde scelte sanno cosa fare. Lo Spezia leggero e un po’ spaesato in un San Siro vuoto ma ancora troppo grande.

Gasperini invece parla di una nuova consapevolezza. Concordo. L’Atalanta prima vinceva solo quando giocava mostruosamente bene e vinceva almeno il 70% dei duelli; oggi vince e basta. Contro il Cagliari non è stata neanche la migliore prestazione neroazzurra, ma ne sono usciti 5 senza grossi problemi. Subisce occasioni e anche 2 gol, ma la nuova consapevolezza è proprio quella che ti fa pensare e percepire SEMPRE come pericoloso, e così è. Nel trionfo di olandesi in campo segnaliamo la presenza e il timbro di elevatissima qualità di Lammers, vedremo il futuro di questa scommessa.

Subito sotto, a 7 punti, l’Inter che impatta in casa contro una Lazio distrutta dagli infortuni (del solito Lautaro e di Milinkovic i gol) durante la partita – ma la rosa è davvero corta, vedere Parolo centrale difensivo per assenza di giocatori di ruolo è un po’ triste – e un Sassuolo che, sull’onda lunga della bella provincia dal calcio offensivo ne fa 4 al Crotone bello ma che, finora, non balla. La percezione del Sassuolo è di un gruppo che sa fa fare anche quando non c’è da fare molto, quella del Crotone è che c’è da fare poco. Non sarà la massima del secolo, ma credo che il mood sia chiaro.

Nel mentre, scorrendo i tabellini e passando sopra le 2 “non disputate” troviamo la fondamentale prima vittoria della Roma a Udine con partita ben giocata per un tempo e sofferta nella seconda parte. Udinese finora sfortunata sicuramente, ma un “circoletto rosso” di Rinotommasiana memoria lo mettiamo sul gol di Pedro (assist folle di Becao); tutti hanno detto di quello che ha vinto, che è un acquisto sottovalutato, che si pensava fosse venuto a svernare… Pedro è un campione, senza discussione e vederlo chiedere palla stile “masìa” con le mani che indicano terra mettendosi tra le linee e preparare il corpo per la giocata successiva portano un po’ di quella magica filosofia di vita nella capitale. Dzeko ancora impresentabile sotto porta, e anche meno efficace in costruzione.

Il Bologna domina per larghi momenti della partita a Benevento, ma Pippo Inzaghi era un “rapinatore dell’area di rigore” quando giocava, stavolta anche un po’ dei 3 punti, che coglie allo scadere con Lapadula dimostrando che il Benevento sa trovare degli equilibri fondamentali anche quando deve soffrire. La squadra di Mihajlovic deve cominciare ad essere più concreta se vuole pensare a posizioni diverse da quelle che ti tengono solo il naso fuori dall’acqua.

Ranieri batte Iachini con la netta sensazione che la Fiorentina non ci abbia capito molto nell’affrontare le 2 linee da 4 ricche di sostanza dell’allenatore roman-blucerchiato. Rigore di Quagliarella, pareggio di Vlahovic e gioiello di un Verre terribilmente ossigenato ma sempre con idee calcistiche di prim’ordine. Nel frattempo la viola perde Chiesa e guadagna Callejon per la fascia, vedremo gli sviluppi

Le due gialloblù del nostro campionato si affrontano con il Parma a 0 punti ed il Verona a 6; Kurtic dopo un minuto decide di regalare alla nuova proprietà la prima vittoria ed il resto della partita ci regala sprazzi del gioco richiesto da Liverani (Brugman play con otime percentuali di passaggi riusciti) mentre il Verona ci ha provato ma ha denotato la stessa sterilità vista anche contro l’Udinese e rotta della giocata individuale di Favilli.

Come detto in apertura, con il calciomercato finito le squadre dovranno aspettare natale per riaprire le rose e modificarle, quindi ora sta a loro e ai loro tecnici provare a proseguire un percorso che vede (lo ha detto anche Florenzi titolarissimo nel PSG) il calcio italiano sotto un’ottica più moderna, più congeniale al calcio internazionale che si aggiorna sempre e che vuole anche il nostro pallone calciato da uno stivale (tutto, da nord a sud) propositivo, che vuole far gol trovando i grimaldelli giusti per aprire le porte avversarie senza necessariamente comprare 7 lucchetti per sicurezza. “Rischio consapevole”, lo chiamano.

Ci si legge dopo la sosta per le nazionali, che riscendono in campo per la Nations League, una competizione che, ve lo confesso, a me piace tantissimo perché dà a tutti la possibilità di giocare su livelli non troppo dissimili dando obiettivi, diversi certo, ma comunque in qualche modo raggiungibili. Sabato 10 per la lega D si giocano Far Oer – Lettonia, Liechtenstein – Gibilterra e Andorra – Malta… qualcuna di queste riuscirà a vincere una partita. In tempi così incerti, può far bene anche questo.

Di:

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