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Alessandro Barbero e certe strane sensazioni


22 Ott , 2021|
| 2021 | Sassi nello stagno

È stato piuttosto ingenuo, Alessandro Barbero. È stato ingenuo a pensare che in un’intervista a La Stampa in occasione dell’apertura di un ciclo di lezioni, esprimere la sua posizione sul rapporto tra donne e potere (peraltro discutibilissima, a parere di chi scrive) potesse non destare un vespaio di polemiche. È stato ingenuo a pensare che quelle stesse posizioni espresse, pare, nel disinteresse più o meno generale qualche tempo fa, potessero avere la stessa sorte e non sollevare un polverone che da più parti ha fatto gridare allo scandalo. Grida infine sfociate in dissociazioni politiche, e perfino in richieste di esclusione del professore dalle collaborazioni presenti e future con la Rai (e pazienza se priviamo il folto pubblico di contributi culturali di alto livello).

È stato ingenuo perché nel frattempo c’è stato qualcosa. C’è stato il Green Pass, e ci sono state le sue prese di posizione su una delle misure-bandiera del governo Draghi, il governo che tutto può e che tutto ha (in primo luogo in tema di media, comunicazione e informazione). È stato ingenuo a non pensare che ogni sua parola del passato non sia stata nel frattempo scandagliata con ogni attenzione, e che non sia stata registrata e messa agli atti qualunque presa di posizione discutibile, suscettibile di gaffes o di scivoloni. Registrata, messa agli atti e da far riemergere alla prima occasione utile, giusto perché si rispetti formalmente il confine fra giornalismo e dossieraggio, e perché il fiume di polemiche che prevedibilmente ne segue sia addebitabile solo ed esclusivamente alle parole di Barbero e non a una pelosa ricerca.

Saremmo ingenui noi, infine, se pensassimo che la sorte toccata a Barbero non toccherà ad altri che oseranno criticare il governo che tutto può e che tutto ha. Ad altri, con intensità direttamente proporzionale al grado di popolarità del personaggio.

Se pensassimo che tutto questo non è un problema enorme di democrazia, invece, saremmo solo stupidi.

Di:

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