La Fionda è anche su Telegram.
Clicca qui per entrare e rimanere aggiornato.

Gli interessi degli italiani? Boh


7 Mar , 2022|
| 2022 | Visioni

 Leggo una notizia, anzi una conferma, da Il Foglio: il 5 marzo il premier israeliano Naftali Bennet è volato al Cremlino da Putin; e “quasi in segreto, gli unici a saperlo erano gli Stati Uniti, la Francia, la Germania e l’Ucraina”. Per l’Italia quest’esclusione dal cerchio magico occidentale non è una novità. Lo sappiamo tutti che così stanno gli equilibri. Non ci siamo ribellati, né – e qui sta la colpa grave dei nostri governanti – non abbiamo mai nemmeno pensato a preparare una ribellione. Ribellarsi avrebbe significato ricordare, al di là della retorica internazionale e dell’UE in particolare, che ci siamo anche noi. Però ciò avrebbe postulato meno servilismo e, si capisce, un Paese più forte, molto più forte. Nulla, non se n’è mai fatto nulla. Colpa gravissima. Poi ci hanno raccontato, e ci siamo raccontati, che, avendo quale Presidente del Consiglio un uomo apprezzato a Bruxelles, ci saremmo rilanciati. Una favola, una balla all’evidenza. Ma il mainstream questo ci ha narrato nei giorni del governo presieduto da Mario Monti. Abbiamo poi visto come e quanto quegli equilibri siano cambiati … Recentemente ce l’hanno raccontata anche quando Mattarella ha investito Mario Draghi: Draghi, una specie di demiurgo dell’UE, stimatissimo e temutissimo da tutti gli altri leaders europei, anzi destinato nei fatti al comando nell’UE, anche la Merkel si sarebbe messa sull’attenti. Ma per piacere … Oggi, in questa tragedia della guerra, abbiamo avuto la prova di quanto contano Mario Draghi e l’Italia: entrambi agli ordini di chi ha saldamente il potere in Occidente, entrambi agli ordini di chi ha saldamente il potere in UE. Draghi è stato saltato e qualcuno si è solo disturbato per dire a lui (ma anche al Parlamento italiano) che servizio doveva essere sbrigato, qui, dall’Italia. Il mainstream ha ottemperato a sua volta, all’istante: basta parlare di pandemia, del virus assassino, di Green Pass e Super Green Pass. Dovete dire solo della guerra. Così è stato immediatamente fatto. Il sottosegretario Sileri ha anzi precisato che ai profughi non si richiederà nessun Green Pass e si vaccineranno se vorranno. Ora, uno può legittimamente deprecare il Green Pass per varie ragioni (io sono tra questi) e ritenere il vaccino un non vaccino (perché ancora in via di sperimentazione). Ma è oggettivamente difficile spiegare le parole di Sileri, dopo tutto quel che lui e il governo hanno detto e fatto da un anno a questa parte.

 Di più. Abbiamo inviato in Ucraina delle armi: evidentemente ne siamo stati comandati. Ma il Presidente del Consiglio una parola non l’ha spesa per spiegare agli Italiani la ragione di questa decisione senza precedenti. Avrebbe dovuto sentire la necessità, intendo la doverosità, di comunicare con il popolo, cioè con noi Italiani. Almeno per due ragioni. La prima mi sembrerebbe di ordine giuridico, anzi costituzionale. L’art. 11 Cost. ci dice che «l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali»: concedo che il testo non sia chiarissimo (non è univocamente interpretabile), ma il dubbio c’è (ho detto dubbio, non certezza). Inviare le armi a un belligerante, certamente aggredito, è un’opzione congrua rispetto a questa formula costituzionale che qualifica la guerra come il mezzo non consentito per metter fine a un conflitto armato? Qualcuno, tra i signori del potere pubblico italiano, ce lo avrebbe dovuto dire. Vero che il Parlamento è stato quasi unanime con la scelta governativa. Ma ho l’impressione (e penso anche al centro destra e, in particolare, all’opposizione) che questo unanimismo sia dovuto al desiderio di non urtare gli USA e l’UE: per andare a governare l’Italia occorre il loro consenso. Passi (si fa per dire) per gli USA (un’eredità di lungo corso proveniente a noi dalla seconda guerra mondiale); ma per l’UE? Quale insipienza politica ha fatto definitivamente perdere a un Paese la sua sovranità? Quali offe ci aspettavamo (e ci aspettiamo) da Francia e Germania? La seconda ragione è concretissima. La solidarietà, cioè il servilismo, specie verso l’UE, ci porterà certamente parecchie, e gravi, difficoltà: le porterà a noi Italiani, specie ai più deboli. Ma se un Paese come Israele ha preso l’iniziativa e si è mezzo in mezzo? È mai possibile che all’Italia non sia consentito fare altrettanto? Siamo così deboli? O è anche colpa delle persone che ci governano? Dov’è Mario Draghi? Chi gliel’ha fatto fare al Ministro degli Esteri di proclamare pubblicamente che tra Putin e qualsiasi animale vi è un abisso? A Mosca l’hanno certamente sentito (avevano già ufficialmente detto che quel Ministro pareva interessato più ai ricevimenti e ai banchetti che alle trattative …) e, per come son fatti, se ne ricorderanno.

 L’Italia pavida e gruppettara, l’Italia dei politicanti, ha battuto un altro colpo. Noi cittadini dovremmo avere avuto almeno la conferma del cinismo di questi dirigenti, tesi solo a conquistare o a mantenere pezzi di potere in un’Italia che si sta decomponendo. 

Di:
Tags:

La Fionda è una rivista di battaglia politico-culturale che non ha alle spalle finanziatori di alcun tipo. I pensieri espressi nelle pagine del cartaceo, sul blog online e sui nostri social sono il frutto di un dibattito interno aperto, libero e autonomo. Aprendo il sito de La Fionda non sarai mai tempestato di pubblicità e pop up invasivi, a tutto beneficio dei nostri lettori. Se apprezzi il nostro lavoro e vuoi aiutarci a crescere e migliorare, sia a livello di contenuti che di iniziative, hai la possibilità di cliccare qui di seguito e offrirci un contributo. Un grazie enorme da tutta la redazione!