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Le comunità dei convinti e la solidarietà dei vacillanti


19 Ago , 2022|
| 2022 | Sassi nello stagno

L’attentato alla vita di Salman Rushdie ha suscitato indignazione da parte di politici ed intellettuali. Però questa volta persino Saviano, che a casa mia chiamiamo “il profeta”, si è lasciato andare a trite banalità. Molti si sono meravigliati che la fatwa di Khomeini di trent’anni fa non sia stata dimenticata, e naturalmente ritorna la paura per l’estremismo islamico.

Tutto vero. L’estremismo islamico è ancora un pericolo importante. Non mi volevo aggiungere a questo diluvio di ovvietà, però mi sono imbattuto in uno studio di Julie Beck comparso sul The Atlantic, intitolato This article won’t change your mind. La studiosa affronta il delicatissimo problema delle notizie false, e si domanda perché esse alla fine vengano credute, anche a dispetto di prove e fatti concreti che ne dimostrano la falsità. Consiglio a tutti di leggerlo, ma il succo è che molte persone rifiutano di mettere in discussione informazioni che sono condivise dai membri del gruppo o della comunità alla quale appartengono.

Molto più importante è rimanere nel gruppo di appartenenza, piuttosto che cercare la verità.  Può essere sconcertante che l’appartenenza a comunità umane sia molto più importante della verità.

Che c’entra questo con l’estremismo islamico?

In realtà le grandi sfide, i grandi problemi che colpiscono oggi tutti gli esseri umani generano confusione e paura, gruppi e comunità appaiono sempre più come l’unica protezione possibile. Da molto tempo sono affascinato dalle comunità religiose e ideologiche, che ho sempre ritenuto un grande pericolo per gli esseri umani e soprattutto per i sistemi democratici.

Inutile cercare di elencarle. Sappiamo che le religioni ne costituiscono una matrice fondamentale, e non è certamente soltanto l’islam a essere malato di ortodossia integralista.

In un paese democratico come gli USA fioriscono gruppi fondamentalisti bianchi, o estremisti religiosi come i battisti. Chi volesse gettare uno sguardo sull’incredibile mondo dei mormoni ortodossi americani dovrebbe leggere il bellissimo libro autobiografico di Tara Westover, L’educazione. Costoro si preparano alla fine del mondo, non mandano i figli a scuola e rifiutano la medicina ufficiale. E cosa dire dei testimoni di Geova?

Per quanto riguarda il mondo ebraico Netflix ci ha proposto due serie, abbastanza impressionanti. Tra quelle che hanno avuto più successo, Unorthodox propone la scena del taglio dei capelli a una ragazza, perché le donne devono indossare una parrucca. Non sono le coltellate date a Salman Rushdie, ma la scena possiede una spaventosa carica di violenza. Massoni e Opus Dei forse non uccidono né picchiano nessuno, ma i meccanismi di condizionamento, nelle famiglie e nella comunità, soprattutto verso i giovani, sono certamente gli stessi.

Perché gli estremismi delle comunità fanno paura? Perché quasi tutti finiscono per adottare meccanismi di esclusione verso coloro che non ne fanno parte, esercitano pressioni psicologiche, ma anche fisiche, su coloro che volessero uscirne e finiscono per adottare procedimenti mafiosi per aiutare gli adepti nella vita e nel lavoro.

Quando lessi per la prima volta un fondamentale testo del grande filosofo francese André Glucksmann, L’undicesimo comandamento, fui colpito dalla sua divisione degli esseri umani tra le comunità dei convinti e la solidarietà dei vacillanti. Il grande pericolo delle nostre democrazie non si esorcizza parlando di fascismo, ma attirando l’attenzione di tutti sul risorgere di gruppi che, sentendosi portatori della verità, vorrebbero imporre agli altri i loro principi.

Nessuna donna è obbligata ad abortire, ma nessuno dovrebbe poter proibire a una donna di interrompere la gravidanza, qualora volesse farlo. Molte ragazze islamiche portano volontariamente il foulard, ma non deve essere possibile obbligarle a farlo. E così via.

Dentro molti partiti politici si nascondono questi gruppi integralisti e i leader strizzano loro l’occhio, pensando che non ne saranno condizionati. Ignorano però la pericolosa e pervasiva azione delle comunità integraliste, che già esplode qua e là, anche in Europa contro tante diversità, come gli ebrei, i neri e la comunità LGBT.

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