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Brick for stone


16 Nov , 2023|
| 2023 | Recensioni

A. Barbero

Sellerio Editore Palermo

2023

Alessandro Barbero guarda alla storia con disincanto ed ironia e, mentre il desiderio di complotti produce le sue conseguenze, “la realtà va pericolosamente, indisturbata, per conto suo”: mondi possibili in un universo già determinato; teatro d’immenso stupore ed ineffabile orridità; un investigatore che subodora un attentato e cuce una “banda di idioti” per impedirlo. 

Il romanzo è surreale e si basa sull’idea di un importante funzionario della CIA, il personaggio di Harvey Sonnenfeld, che sospetta che ci sarà presto un attentato degli integralisti islamici e si prende l’incarico di formare una squadra di intelligence di pazzi scatenati. Il nucleo speciale viene formato in particolare da Bobby Fischer, ebreo antisemita ma il meno matto del gruppo e da un linguista studioso di insulti e collezionista di graffiti, arruolato per decriptare ipotetici messaggi dei terroristi lasciati sui muri e sui treni della città. Il bello però è che davvero scoprono qualcosa, o almeno lo credono.

Dal consulto degli oracoli a quello degli algoritmi, dall’incantesimo alla tecnica, dall’ingegnosità alla conoscenza: tutto è utile a generare la pia allucinazione di essere gli unici fabbri della propria sorte.

Un destino occidentale, in cui l’altro da sé è tappezzeria, rumore di fondo, nella sua imperscrutabile difformità pregna di livore, barbarie, gelosia e tutto il Male possibile di questo e di quell’altro mondo.

Fino al momento che, come succede a tutto quanto viene spostato con la forza bruta, l’altro si ridesta e ribella: il reale, allora, apre una breccia e tutto ciò che si reputava una salda realtà si sgretola come pasta frolla friabilissima come nel miglior Quentin Tarantino con tanto spreco di sesso, perché “il sesso fa parte delle cose interessanti della vita”.

Così, Dio frantuma la Torre.

Eppure, gli uomini Dio lo hanno sfidato a duello: “Andate, facciamo mattoni e bruciamoli per beneAndate, costruiamoci una città e una torre, la cui cima possa raggiungere il cielo; e facciamoci un nome, per non essere dispersi sulla faccia di tutta la terra” 

They had brick for stone, and slime they had for mortar.”: ma i mattoni non sono pietre e la hybris, orgogliosa tracotanza che induce l’uomo a presumere della propria potenza e fortuna, lo beffa e lo schiaccia.

Attentato alle “Torri Gemelle”, 2001: quattro aerei dirottati, 19 terroristi, quasi tremila vittime.

È curioso, vero? Una data come un’altra, nel loro calendario, e da duemila anni quel giorno si identifica con un singolo avvenimento. Pensa che effetto deve aver avuto nel loro mondo, l’assassinio di Cesare. Oggi non ce ne possiamo rendere conto neanche lontanamente.

Le Idi di Marzo e l’11 settembre 2001: lo spartiacque della contemporaneità.

“Brick for stone”, 2023: Times Square stamattina è deserta. Le strade sono ricoperte di cartacce e coriandoli, palloncini afflosciati, cicche di sigarette e vetri rotti. Ogni tanto passa un taxi vuoto o una macchina della polizia, a passo d’uomo; ma non c’è niente da controllare, a quest’ora stanno dormendo tutti e il loro fiato sa di alcol. Secondo la televisione, ieri sera c’era un milione di persone a festeggiare il Capodanno, e io ero uno di loro…Nessuno mi riconosceva per quello che ero.

Un evento davvero reale in cui si muove, in assoluta libertà, “una gabbia di matti”, miscelando farsa e tragedia, inquinando il vero con la finzione letteraria più impertinente.

Barbero ci ricorda con Marx una lezione basilare: All That is Solid Melts into Air.

Non è la coscienza degli uomini che determina il loro essere ma è, al contrario, il loro essere sociale che determina la loro coscienza.

La storia non spiega la realtà, iniziando dalle idee, così fanno gli ideologi, ma definisce l’edificazione delle idee dalla realtà sociale. Pertanto, per oltrepassare idee definite non basta attaccarle sul piano intellettuale bensì bisogna modificare i rapporti sociali: la forza motrice della storia non è perciò la critica ma la rivoluzione!

Le condizioni storiche sono mature? Manca una degna opposizione ai meccanismi produttivi del sistema capitalistico e l’aria è impregnata di un tacito consenso politico agli squilibri sociali ed economici che esso partorisce.  

Eppure, Barbero pare pensare al Marx de “La storia di ogni società sinora esistita è la storia delle lotte di classe. Libero e schiavo, patrizio e plebeo, barone e servo della gleba, mastro artigiano e garzone, in breve oppressori e oppressi sono sempre stati in contrasto fra di loro, hanno sostenuto una lotta ininterrotta, a volte latente a volte aperta; una lotta che è sempre finita o con una trasformazione rivoluzionaria di tutta la società o con la rovina comune delle classi in lotta.

Una scritta su un vagone della metropolitana: “Hit the towers”.

È scritto male ma il messaggio è chiaro: “Colpisci le torri”.

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