Panopticon o panottico è un carcere ideale progettato nel 1791 dal filosofo e giurista Jeremy Bentham. Il concetto della progettazione è di permettere a un unico sorvegliante di osservare (opticon) tutti (pan) i soggetti di una istituzione carceraria senza permettere a questi di capire se siano in quel momento controllati o no.
WIKIPEDIA
Il controllo degli individui e la manipolazione delle loro coscienze sono strategie che il potere ha sempre messo in campo. Nel corso dei secoli sono cambiate solo le modalità e i mezzi attraverso i quali viene estorto il consenso dei dissidenti, e distorta la percezione dei consenzienti. I recenti sviluppi delle telecomunicazioni e dell’informatica hanno consegnato al potere strumenti e infrastrutture che non hanno precedenti storici quanto alla possibilità di rendere pienamente operativo il controllo capillare degli individui, e di riprodurre ad libitum i messaggi volti a manipolarne le coscienze. L’adesione alla narrazione dominante durante la crisi sanitaria appena superata, e a quella oggi in vigore rispetto ai conflitti ucraino-russo e israelo-palestinese, sono chiari indicatori di quanto l’apparato tecnico a disposizione dell’attuale assetto di potere abbia perfezionato le sue capacità di controllo e affinato le sue tecniche manipolazione. E, con queste, la possibilità di autolegittimarsi – e dunque autoriprodursi – a tempo potenzialmente indeterminato.
A fronte di questo stato dell’arte, chi conserva un minimo di autonomia di giudizio non può che sentirsi inerme e, di rimando, impotente. Com’è possibile liberarsi da questa piovra, o almeno dai suoi tentacoli, se l’uomo della strada – e non solo quello – si lascia convincere che “there is no alternative”, o addirittura che questo è “il migliore dei mondi possibili”?
Forse qualcosa si può provare a fare. Il prezzo da pagare non è irrisorio, ma nemmeno insostenibile. I mezzi attraverso i quali il potere ci controlla e ci manipola non sono delle merci obbligatorie, anche se sta facendo di tutto per renderle implicitamente tali. Ad oggi, nessuno ci obbliga ad avere uno smartphone, ma ce l’abbiamo tutti, e ce lo portiamo sempre appresso. Precisamente questa nostra diligenza renderà possibile, sulla scia del “green pass”, l’introduzione coatta di ricatti travestiti da opportunità. È di questi giorni la notizia che il Parlamento Europeo ha definitivamente sdoganato l’EU Digital Identity Wallets. Il portafoglio è mio finché ce l’ho in tasca io. Quando ce l’avranno in tasca loro, diventerà un formidabile mezzo di estorsione del consenso al quale, una volta a regime, sarà pressoché impossibile sottrarsi proprio perché e renderà impercorribile la strada della disobbedienza civile.
Se la via istituzionale è blindata, se non possiamo arginare questa deriva autoritaria dalle urne, possiamo però provare ad incepparla sbarazzandoci dei nostri smartphone, sostituendoli con telefoni portatili che non supportano applicazioni. La proposta può sembrare ridicola, ma corre voce che in giro per il mondo, per varie ragioni, il numero di persone che sta tornando al “telefono stupido” – quello che consente solamente di telefonare e di inviare/ricevere messaggi SMS – è in costante aumento. Io ne ho uno. Costa venti euro, ce l’ho da cinque anni, e la batteria dura tantissimo.
Non è necessario che questa “fionda” venga brandita da tutti. Sarebbe ingenuo sperarlo, e patetico pretenderlo, ma potrebbe essere sufficiente che venga impugnata dalla minoranza non trascurabile dei “Davide” per rendere impraticabili le pulsioni panottiche dei “Golia del nostro tempo”.
La potenza è nulla senza controllo.
PIRELLI PNEUMATICI
La Fionda è una rivista di battaglia politico-culturale che non ha alle spalle finanziatori di alcun tipo. I pensieri espressi nelle pagine del cartaceo, sul blog online e sui nostri social sono il frutto di un dibattito interno aperto, libero e autonomo. Aprendo il sito de La Fionda non sarai mai tempestato di pubblicità e pop up invasivi, a tutto beneficio dei nostri lettori. Se apprezzi il nostro lavoro e vuoi aiutarci a crescere e migliorare, sia a livello di contenuti che di iniziative, hai la possibilità di cliccare qui di seguito e offrirci un contributo. Un grazie enorme da tutta la redazione!