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Barbarie senza fine


29 Mar , 2024|
| Sassi nello stagno

Sono agghiaccianti le immagini che ci arrivano da Al Jazeera: ritraggono esseri umani intenti a passeggiare sulla spiaggia brutalmente eliminati e velocemente seppelliti sotto la sabbia come se fossero carcasse di rifiuti maleodoranti.

Immagini che rappresentano il grado zero di umanità e il massimo livello di barbarie: un vero e proprio buco nero che inghiotte tutto ciò che di buono poteva ancora rimanere, seppur in modo ormai residuale, per restituirci indietro solo il volto peggiore della violenza e dell’indifferenza più brutali.

I paragoni sono sempre azzardati perché i fatti della storia hanno una loro unicità, eppure in ciò a cui assistiamo c’è qualcosa che rimanda al passato.

Non è forse una vera e propria rappresaglia nazista quella per cui la reazione è talmente sproporzionata da degenerare nel crimine più efferato e disumano?

Dove il tasso di violenza subita viene moltiplicato all’infinito?

Non è un tentativo di soluzione finale della questione palestinese quello che intende nei fatti raggiungere il governo israeliano?

Non è intollerabile la complicità e l’ipocrisia dell’Occidente a guida USA, incapace di andare oltre qualche timido rimbrotto a favore di telecamera?

Infine, quanto fa male a noi tutti assistere impotenti a questa strage di innocenti senza fine?

Come arrestare questa furia nichilistica di morte e distruzione che dilaga ovunque nel mondo?

Di:

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