Giuseppe Nicola Palomba


Giuseppe Nicola Palomba nasce a Foggia nel 1953; due anni più tardi la sua famiglia si trasferisce a Roma. Vive in quella città dall’asilo all’università. Consegue la maturità classica c/o il Liceo Virgilio. Si iscrive alla facoltà di medina e chirurgia alla Sapienza. Le condizioni economiche della sua famiglia di origine sono tali da spingerlo a cercare un lavoro che gli permetta di continuare gli studi, contestualmente è attratto da quei movimenti a sinistra del P.C.I. coltivando e accrescendo la propria coscienza di classe fino alla vera e propria militanza politica, prima come studente universitario, poi nella sezione di Lotta Continua alla Garbatella, dove si occupa del sociale. Sono gli anni della diffusione dell’eroina, che invade e distorce la vita di un numero sempre più crescente di giovani, alcuni dei quali suoi coetanei. Darsi gli strumenti per comprendere le dinamiche sottese all’uso delle sostanze divenne un suo obiettivo; cruciale fu l’incontro con uno psicoanalista che all’interno di L.C. aveva aperto un settore di intervento sulle tossicodipendenze, e quello fu il suo primo contatto con le problematiche dello psichico. Poco dopo inizia la sua analisi personale. Intanto nel ’76 L.C. si scioglie, il ’77 porta in piazza la realtà dei non garantiti. Il ’78, con il delitto Moro, chiude una fase storica fondata sui legami di solidarietà per aprirne un’altra incentrata sui rapporti di forza. Consegue la laurea e va a vivere con la propria compagna in Puglia. Conseguita la specializzazione in psichiatria, viene assunto presso un centro di salute mentale e sceglie come sede Minervino Murge. Sono stati anni in cui ha maturato una consapevolezza importante su come la malattia mentale si possa esprimere in forme diverse in diversi contesti. Nel ’97 si trasferisce con la propria famiglia a Bari per coordinare un centro di salute mentale con sede a Casamassima (18 km dal centro di Bari). Fino al 2019 ha lavorato in questa sede come responsabile dell’unità operativa comprendente Casamassima, Turi, Sammichele di Bari e Gioia del Colle. Negli anni ha frequentato dalla psicoanalisi al cognitivismo passando per l’approccio sistemico. Fa parte di Psichiatria Democratica. Dal 2020 è in pensione.


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